Skip links
Published on: produttivita

Mappe mentali e concettuali: le differenze principali

   Tempo di lettura 10 minuti
Array

“Aiutati con delle mappe concettuali! Perché non usi le mappe mentali?” Ti sarà stato detto almeno una volta. Questi due termini spesso vengono usati come sinonimi.

Ma cosa sono e perché sono utili? In estrema sintesi sono degli strumenti grafici usati per la sintesi e assimilazione dei concetti, visivamente simili ed estremamente utili per lo studio. 

Ma per sfruttare al meglio il loro potenziale è bene conoscere queste due tipologie di mappa perché nascondono delle differenze sostanziali.

In questo articolo andiamo a fondo alla questione consapevoli che una loro conoscenza può permettervi di utilizzarle al meglio.

Cosa sono le Mappe mentali? 

La mappa mentale rappresenta il pensiero in modo grafico attraverso una struttura di tipo associativo e gerarchico. Questo aiuta memorizzare in fretta e classificare i concetti chiave e gli eventi in modo dunque semplificato. 

Il primo ad elaborare una mappa mentale è stato Tony Buzan, uno psicologo inglese che fu in grado di dimostrarne l’efficacia grazie a numerosi studi sui suoi pazienti. Una mappa di questo tipo semplifica le criticità degli argomenti perché li snocciola fino a farli diventare assimilabili e facilmente memorizzabili

Nella mappa mentale il tema principale viene posto al centro, con un colore acceso, evocativo ed esplicativo, associato magari a un disegno che riporta al tema e i concetti che ne derivano vengono organizzati in categorie da cui nascono sottocategorie utilizzando ramificazioni di tipo logico ma sempre creativo. 

Questo strumento fa uso della creatività per facilitare l’apprendimento e la memorizzazione.

Cosa sono le Mappe concettuali? 

Joseph Novak, biologo statunitense, negli anni ’60 elaborò i primi prototipi di mappa concettuale. Quest’ultima è una rappresentazione grafica che contiene collegamenti tra concetti e argomenti. 

Serve a facilitare la memorizzazione e il recupero di dati perché si serve della memoria visiva con la quale il giovane ricorda interi concetti, partendo da una frase o da una parola chiave.

La mappa concettuale richiede uno studio preliminare dell’argomento, l’acquisizione degli argomenti prima ruminati e poi semplificati sulla mappa che diventeranno una legenda a cui fare sempre riferimento per ricordare anche argomenti molto vasti. 

Novak aveva sviluppato l’idea elaborando le teorie di Ausubel che spiegavano il ruolo che svolgono le conoscenze acquisite precedentemente dalle persone, per comprendere concetti diversi e nuovi. 

Secondo l’idea di Ausubel per acquisire argomenti nuovi è necessario che questo apprendimento sia significativo e cioè contenente concetti chiari e rilevanti dal punto di vista visivo

Per queste caratteristiche, le mappe concettuali vengono utilizzate in classe soprattutto per gli alunni che presentano maggiori problemi a inquadrare argomenti molto ampi e complessi. 

È importante ricordare che esse vengono sviluppate in modo razionale e cognitivo, rispetto alle mappe mentali che giocano sulla creatività impiegando tonalità forti che differenziano date, concetti e personaggi importanti da ricordare che vengono associati a una relazione evocativo ed emotiva. 

Questa però non è l’unica differenza tra le mappe mentali e le mappe concettuali.

mappe concettuali e mentali

Quali sono le principali differenze tra i due strumenti? 

Mappe Mentali e mappe concettuali sono due strumenti molto diversi nonostante possano sembrare simili.

Le mappe concettuali hanno un orientamento molto cognitivo e razionale e non sempre sono di facile lettura. Sono spesso utilizzare, anche nei libri di testo, per riassumere il contenuto di un testo.

Le mappe Mentali sono una rappresentazione grafica del pensiero, la cui prerogativa principale è allacciare uno stretto dialogo con la nostra mente e la nostra memoria.

Dal punto di vista tecnico, di costruzione, la mappa concettuale si presenta con una struttura di tipo reticolare mentre la mappa mentale ha una geometria radiale

Nella seconda i concetti chiave sono disposti in ordine d’importanza e organizzati in sotto-concetti attraverso ramificazioni creative e logiche. 

Nella mappa concettuale prevale spesso un ordine precostituito, più razionale e descrittivo.

L’aspetto radiale, oltre al comparto visivo fatto di parole, colori e immagini, stimola la memoria, sia in fase di costruzione della Mappa che in fase di esposizione dei concetti. 

Ecco spiegato perchè che la forma di una mappa mentale ben fatta ricordi la struttura di un neurone.

Come e quando usare le mappe concettuali e le mappe mentali 

Per realizzare una mappa concettuale è necessario avere chiari in anticipo quali sono i concetti chiave da sviluppare in maniera logico-gerarchica come le ramificazioni di un albero ed è quindi necessaria una elaborazione a priori dell’argomento di partenza. 

Ogni nodo figlio avrà un legame logico e gerarchico con il suo nodo padre. Partendo dal titolo presente in alto deve essere possibile, anche per chi non ha realizzato personalmente la mappa, seguire un ragionamento logico spostandosi lungo un ramo tra i nodi e i loro connettori.

Per fare una mappa mentale si procede per associazioni. Infatti le mappe mentali sono proprio una rappresentazione grafica del pensiero associativo, pensate per implementare la memoria visiva in chiave personale. 

Potrebbe risultare molto difficile interpretare e capire una mappa mentale fatta da qualcun’altro. Gli elementi della mappa vengono inseriti in modo dinamico senza una chiara distinzione tra il momento di individuazione dei concetti chiave e quello che consiste nella loro combinazione, come invece avviene per le mappe concettuali.

Ecco due consigli:

  1. per la mappa concettuale dovrete ricordarvi di dare priorità ad individuare relazioni gerarchiche tra i concetti chiave, partendo dunque dagli aspetti più generali per poi scendere nei dettagli. 
  2. Per la mappa mentale potrete sbizzarrirvi fin dall’inizio nel vostro flusso creativo. A partire dall’argomento centrale, potete inserire i collegamenti mentali più utili alla vostra memorizzazione, per poi procedere ad una scrematura generale.

mappe mentali

Esempi di mappe concettuali e mappe mentali 

Le mappe concettuali vengono utilizzate soprattutto quando si deve imparare e successivamente consolidare i contenuti. Esse svolgono un importante ruolo di analisi durante la creazione vera e propria, perché richiedono di per sé capacità di sintesi e rielaborazione. 

Successivamente, possono essere comode nello sviluppo di un discorso a voce organico e lineare, evidenziando i connettori logici che collegano i vari punti dell’argomento studiato.

Le mappe mentali tendono ad essere utilizzate per lo studio creativo e la produzione di percorsi originali e personali come ad esempio tesine d’esame o presentazioni. 

Proprio per questo vengono indicate solitamente come gli strumenti di apprendimento più utili per progetti trasversali e interdisciplinari che superano il metodo di studio a “compartimenti stagno”.

Una mappa concettuale è uno schema che a livello visivo si ripropone sempre identico, per questo non risulta semplice trattenere le informazioni che contiene.

Solitamente si presentano in una forma lineare e monocolore. Possono essere uno strumento utile per la comprensione, soprattutto se utilizzate in combinazione col testo scritto, tuttavia non sono ottimali per la memorizzazione dei concetti.

Conclusioni 

Le mappe sono uno strumento prezioso per l’apprendimento perché aiutano ad assimilare e ritenere informazioni di qualsiasi tipo grazie all’uso della rappresentazione di concetti e idee attraverso la grafica.

La loro versatilità e personalizzazione le rendono molto utili dal momento che possono essere modificate, arricchite e modellate con il passare delle settimane e cioè ogni volta che si vuole acquisire nuove informazioni sull’argomento. 

Inizia ad utilizzarle e vedrai che imparare e apprendere sarà sempre più facile!

L’App per i tuoi documenti personali. Dove e quando servono. Scarica Kipy gratis ora!

FAQ – Domande frequenti

Che differenza c'è tra mappe mentali e mappe concettuali?

Mappe Mentali e mappe concettuali sono due strumenti molto diversi nonostante possano sembrare simili. Le mappe concettuali hanno un orientamento molto cognitivo e razionale e non sempre sono di facile lettura. Sono spesso utilizzate, anche nei libri di testo, per riassumere il contenuto di un testo. Le mappe Mentali sono una rappresentazione grafica del pensiero, la cui prerogativa principale è allacciare uno stretto dialogo con la nostra mente e la nostra memoria. Dal punto di vista tecnico, di costruzione, la mappa concettuale si presenta con una struttura di tipo reticolare mentre la mappa mentale ha una geometria radiale. 

Come si fanno le mappe mentali per studiare?

In maiuscolo, al centro del foglio, bisogna scrivere il titolo dell’argomento. Dal centro iniziare a disegnare i rami che, in senso orario, raccoglieranno i sotto argomenti, altri rami colorati si ramificheranno ancora per raffigurare i dettagli da studiare.

Come sono strutturate le mappe mentali?

Per fare una mappa mentale si procede per associazioni. Infatti le mappe mentali sono proprio una rappresentazione grafica del pensiero associativo, pensate per implementare la memoria visiva in chiave personale.

Cosa sono le mappe mentali?

La mappa mentale rappresenta il pensiero in modo grafico attraverso una struttura di tipo associativo e gerarchico. Questo aiuta memorizzare in fretta e classificare i concetti chiave e gli eventi in modo dunque semplificato.

Quando usare le mappe mentali?

1)Per preparare la scrittura di un articolo, dove spesso prima faccio una mappa mentale e poi organizzo il tutto con una concettuale.
2)Per decidere la scaletta di una conferenza, con la stessa modalità di cui sopra
3)Per analizzare un problema generando idee su di esso